No, ieri sera non è stata presentata nessuna Apple TV con funzioni avanzate per la domotica. Questa parte è stata lasciata nelle mani degli sviluppatori di App: infatti la nuova Apple TV avrà un suo App Store dedicato a cui si rivolgono le mie speranze. Per chi fosse interessato, rimando alla pagina ufficiale sul sito Apple Italia per saperne di più.
Però l’evento di ieri non è stato avaro di nuovo hardware che possa interessare l’ambito architettonico: parlo di iPad Pro e di Apple Pencil.
IPad Pro, disponibile da novembre, è il nuovo tablet di Apple con display Retina dalla diagonale di 12,9″: praticamente lo schermo dei portatili da 13″ dei MacBook Pro Retina, con la bellezza di 5,6 milioni di pixel e risoluzione 2732×2048 pixel. Oltre a sfruttare a dovere le nuovi funzioni di iOS 9 come Split View, che permette di avere a disposizione l’area di due normali iPad in verticale a disposizione per due App affiancate, beneficia dell’utilizzo della nuova Apple Pencil.
Penso all’adozione di Pencil nel workflow dell’architetto principalmente nella realizzazione di schizzi e disegni: il tratto viene infatti scansionato per 240 volte al secondo e possono essere utilizzati tratti di differenti spessori in base a quanto si calca la mano e differenti sfumature in base all’inclinazione della matita.
Ma non solo: usare ad esempio CAD Pockets con Pencil non sarebbe per niente male, restituendo la matita all’architetto e liberandoci dalla schiavitù del mouse. E credo che Autodesk ed Adobe non si faranno scappare l’occasione per sviluppare App che permettano lo sfruttamento di Pencil nel nostro ambiente digitale. Anzi, credo che non sia da sottovalutare l’introduzione di Pencil nell’ecosistema Apple, soprattutto tenendo in considerazione le sue possibili implementazioni in iOS: puó diventare il dispositivo di puntamento perfetto, facendo fare un grosso passo in avanti verso la post PC era.
Infine, una riflessione a margine: il MacBook Air 11″ e 13″ sono sul viale del tramonto.
Il MBA 11″ è attaccato da vicino dal nuovo iPad Pro: il prezzo molto vicino, la portabilità (iPad Pro pesa 719 gr. contro i 1080 gr. di MBA 11″, con dimensioni praticamente uguali) in abbinamento con la nuova tastiera Smart Keyboard presentata ieri sera, ma soprattutto lo schermo Retina faranno pendere l’acquisto di più di una persona verso l’iPad Pro.
Il MBA 13″ così come lo conosciamo ora sta diventato anacronistico. Il nuovo MB12″r ha dato la prima spallata rinnovando il design dei portatili Apple ed introducendo nuovi concetti nell’uso di un MacBook. Certo, l’hardware non è ancora competitivo, ma nemmeno quello del primo MacBook Air lo era. La seconda spallata arriva da iPad Pro appunto, principalmente dallo schermo Retina, ma anche dalle prestazioni che sono raddoppiate rispetto all’iPad Air 2 1.
Personalmente, non vedrei per niente male l’uso di iPad Pro al posto del mio attuale MBA 13″ di fine 2010 e, pensandoci, scrivo qualche pensiero a voce alta: le prime limitazioni derivano dalle App, come spiegato predecentemente. Altre limitazioni derivano dal sistema di Firma Digitale che utilizzo con porta USB, ma lo scoglio più grande è rappresentato da due software che utilizzo per la Certificazione Energetica e per il Catasto. Magari per la prima limitazione software potrei trovare un App apposita in ambiente iOS. Per la seconda, beh, non ho speranze 2.
Quindi, finchè non sarà disponibile un App per iOS rilasciata dal catasto italiano o finché non sarà possibile eseguire programmi Windows in ambiente iOS, l’iPad Pro sarà un ottimo compagno del mio Mac, ma non il suo sostituto.
Ringraziamenti
Due parole per ringraziare:
Luca Zorzi e Federico Travaini del podcast EasyApple che hanno preso spunto da questo articolo per le loro brillanti riflessioni su iPad Pro e Pencil nella puntata n. 230 Ethernet o GTFO;
Giulio Cupini del podcast Digitalia che ha citato la piacevole chiacchierata intercorsa tra di noi su Twitter nella puntata 296 Batterie a Tamburo Battente.
Teoricamente potresti avere sull ipad, pro o non pro, un desktop windows in cloud e con piccole spesso quote mensili avere un windows di emergenza ;)… Ci sono molte app che permettano la connessioni a questi servizi cloud, come remote desktop , simulano addirittura tasto destro, trascinamento etc …. 😉
Interessante idea quella che hai espresso. Personalmente cerco di usare il meno possibile Windows: infatti, a causa del software del catasto italiano e del software acquistato per le certificazioni energetiche, uso VirtualBox per usarli con Windows. Tutto il resto del lavoro lo faccio in ambiante Apple (OS X ed iOS). Quali app consigli per le connessioni di cui parli?
bah in realtà l’ ho solamente provato con Remote Desktop per collegarmi ad un pc windows di mio possesso, ma, credo, quest’ ultimo o altri simili consentano l installazione anche su macchine windows installate su semplici siti di hosting dove si noleggia uno spazio server e anziché installare unix si può installare windows direttamente (lo consentono in molti) da li il il passaggio è semplice… tempo fa c’era Onlive desktop che lo permetteva tramite una propria app (era destinata al gaming windows sull iPad, ma consentiva comunque di installare qualsiasi programma windows) ma poi fu acquistata da sony e chiuse lo sviluppo…
comunque se vuoi approfondire il discorso parti da Remote Desktop, la più utilizzata, oppureora per iOS cè anche remote windows della microsoft… resta solo da trovare una compagnia di hosting che concede i relativi permessi di ” aggancio” ( cloud windows).
Spero di averti dato qualche spunto interessante 😉
ps Per il docfa mi son limitato a installare parallels, che in coerhence mode permette di utilizzare qualsiasi app windows direttamente dal interfaccia mac, cosi da non dover passare per intero all’ interno di windows per un semplice programma… ahhhh i bei tempi prima tagliassero fuori Macfa, ricorda?
Scusami Harlok per aver risposto con ritardo, ma la bomba che mi hai lanciato del MacFa mi ha spronato a fare ricerche ed a contattare lo sviluppatore: ne scriverò su un prossimo articolo, grazie per l’ottimo spunto.
Indubbiamente hai fornito degli ottimi spunti interessanti!
Per il Remote Desktop, avevo “intravisto” una possibilità del genere seguendo dei corsi on-line a cui si accedeva passando appunto da una macchina Windows in hosting.
Invece, per Parallels, lo avevo utilizzato in prova qualche anno fa: appena installato, mi ha dato l’idea che fosse troppo “invasivo” nell’interfaccia di OS X e l’ho subito abbandonato passando a VirtualBox che mi permette di tenere “confinato” Windows. Mi sorge una curiosità: Windows sarà più prestante su Paralles o VirtualBox? Credo sul primo perché sfrutta direttamente l’HW senza che la macchina sia virtualizzata, ma su questo aspetto lascio la parola a chi è più esperto di me.
Sempre in tema di Windows su Mac, ho sentito parlare di Crossover (https://www.codeweavers.com/products/crossover-mac/features), ma non l’ho ancora provato.