Nel nuovo articolo che ho avuto il piacere di scrivere per il blog di Graphisoft Italia affronto il tema della nuvola di punti.
La nuvola di punti è estremamente utile quando si ha a che fare con progetti che riguardano il costruito e diventa fondamentale nei progetti di restauro, soprattutto nel contesto italiano, in cui esiste un importante patrimonio edilizio storico.
Ho avuto il piacere di conoscere la tecnica del rilievo con nuvola di punti ormai una decina di anni fa, in occasione della restituzione bi/tridimensionale con mappatura dei materiali interni e dei degradi di una galleria ferroviaria lunga circa 200 metri.
Oggi ci sono varie tecniche per il rilievo degli edifici con nuvola di punti: la fotogrammetria, il rilievo con drone, il rilievo con laser scanner e la più recente declinazione con tecnologia SLAM. Come sempre nel mondo informatico e architettonico, ci troviamo di fronte a un acronimo che in questo caso riduce il lungo nome originale Simultaneous Localization And Mapping: a differenza dalla tradizionale metodologia Laser scanner, questa consente di effettuare scansioni in movimento, senza necessità di punti fissi per lanciare la scansione del costruito.
Anche questa tecnologia sta evolvendo grazie all’introduzione del kit di sviluppo pensato dall’Open Design Alliance per lo Scan to BIM:
In sintesi, questo kit di sviluppo permette di convertire automaticamente pareti, finestre, porte, pavimenti ed altri oggetti in entità riconosciute nei software di BIM authoring ed in linguaggio IFC. Con lo sviluppo di questo fondamentale tassello software nella metodologia Scan to BIM, la restituzione delle nuvole di punti sarà enormemente velocizzata e si spianerà la strada alla realizzazione dei Digital Twin.
Buona lettura!
Immagine di testa by Manikandan Annamalai on Unsplash